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  • Federico Cafaro

Farro: ottimo alimento + ricetta

Hai bisogno di un pasto veloce ed equilibrato da portare al lavoro? Il farro fa al caso tuo! Il farro è il più antico frumento ad esser stato addomesticato e coltivato, si stima attorno al X sec. a.C. In Italia cominciò a circolare intorno al VII sec. a.C. diventando il cibo preferito di Etruschi e Romani, che per lungo tempo ne fecero il loro pasto quotidiano. Dopo diversi incroci e processi di selezione ne è derivato l’odierno grano duro. La stessa parola farina deriva dal termine farro.


Per dover di completezza ne esistono 3 varietà:

  • farro monococco (piccolo)

  • farro dicocco (medio)

  • farro spelta (grande)

di cui il primo è di più antica coltivazione


Proprietà nutrizionali

Di recente la coltivazione e distribuzione del farro è cresciuta in maniera esponenziale. L’interesse verso il cereale è spinto dalle eccellenti caratteristiche nutrizionali e organolettiche: come tutti i cereali, il farro è fonte di carboidrati complessi, tuttavia si differenzia per il suo elevato contenuto di proteine e fibre a fronte di un quantitativo inferiore di carboidrati.

Il farro, inoltre, rappresenta una buona fonte di vitamine del gruppo B e minerali.

Nel farro è presente il glutine, anche se in quantità minore al frumento, resta pertanto inadatto ai celiaci


Confronto nutrienti tra Farro, Pasta di grano e riso; il farro contiene meno carboidrati, più proteine, vitamine e minerali



Insalata di Farro


Ingredienti

  • 80 g farro secco o 200 g farro cotto

  • 120 g piselli verdi (mezzo barattolo)

  • 10 g semi di zucca

  • 5-6 pomodorini

  • un ciuffetto di rucola

  • limone con scorza, pepe, sale q.b.

Per aumentare la quota proteica:

  • dimezza il farro e raddoppia i piselli

  • aggiungi un cucchiaio di formaggio a pasta dura in scaglie o lievito alimentare


Procedimento

  1. Cuoci il farro per ~20°

  2. Aggiungi gli ingredienti

  3. Frulla fino ad ottenere una consistenza liscia ed omogenea


Consigli

  • Il farro necessita di circa ~20 minuti di cottura pertanto sarebbe scaltro cuocerne in abbondanza e conservarlo in frigorifero fino a 4 giorni.

  • Il seme cotto aumenta in peso di 2 ½ volte rispetto al secco quindi 80 g di secco equivalgono a 200 g di cotto.

  • Il farro si presta alla preparazione di zuppe e insalate: lo si può accompagnare ad una vellutata di legumi o verdure oppure semplicemente servirlo freddo come ho fatto io.


Insalata di farro con straccetti di soia, funghi Pleurotus grigliati e cicorie

consumata in una tipica giornata lavorativa








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